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Sviluppare un progetto eCommerce: seconda parte

23-09-2025 | Sviluppo

Progettazione e Implementazione

Nella prima parte di questa serie abbiamo visto come affrontare l’e-commerce non significhi semplicemente “aprire un sito”, ma piuttosto impostare una trasformazione che coinvolge processi aziendali, logistica, aspetti fiscali e normativi. Abbiamo parlato delle opportunità e delle implicazioni di un progetto eCommerce, introducendo i punti di attenzione che ogni impresa dovrebbe considerare prima di partire.

In questa seconda parte vogliamo scendere un po’ più nel concreto, affrontando il passaggio dall’analisi alla progettazione vera e propria: la fase in cui le decisioni strategiche si trasformano in scelte operative.

Sviluppare un progetto eCommerce: seconda parte

Dall’idea alla progettazione operativa

Questa è la fase più delicata. Molti progetti falliscono perché non riescono a trasformare la pianificazione strategica in un modello operativo sostenibile. La domanda da porsi è: come rendere eseguibile ciò che abbiamo ipotizzato sulla carta?La risposta sta nel definire bene i processi interni, le responsabilità e gli strumenti. Prima ancora di parlare di piattaforme, serve capire: chi gestirà ordini e listini, chi si occuperà della logistica, chi sarà responsabile dei contenuti e chi controllerà i flussi di dati con gli altri sistemi aziendali.

Allo stesso modo, è fondamentale considerare il catalogo prodotti e la politica di prezzo: avere un assortimento poco interessante o un listino non competitivo rende difficile qualunque sforzo tecnologico o di marketing. La progettazione dell’eCommerce, la user experience e persino la comunicazione devono basarsi su un catalogo strutturato, chiaro e attrattivo, in grado di valorizzare i prodotti e offrire al cliente un motivo concreto per scegliere la vostra azienda.

 

La scelta della piattaforma

Uno dei passaggi più critici è la scelta della piattaforma eCommerce. Non esiste una soluzione valida per tutti, ma solo quella giusta per la vostra azienda.

  • SaaS (es. Shopify, BigCommerce): ideali se serve rapidità e semplicità, ma con limiti di personalizzazione.
  • Open Source (es. Magento, WooCommerce): grande flessibilità, ma richiedono manutenzione e competenze interne o esterne.
  • Soluzioni custom o headless: perfette quando il progetto è complesso e deve dialogare con sistemi aziendali già consolidati.

La discriminante principale non è quasi mai la grafica o la funzione “di moda”, ma la capacità di integrazione tramite API: senza connessione fluida con ERP, CRM e sistemi gestionali, l’eCommerce rischia di diventare un “silo isolato” invece che un motore di business.

 

La scelta del modello di eCommerce

Oltre alla piattaforma tecnologica, un passaggio cruciale in fase di progettazione riguarda la modalità con cui l’azienda decide di presidiare il digitale. Non esiste un’unica forma di eCommerce: la scelta deve essere coerente con obiettivi, risorse e mercati di riferimento.

  • Sito proprietario autogestito: l’azienda possiede e controlla direttamente la piattaforma, con autonomia completa su contenuti, pricing e strategie di marketing. Richiede maggiore effort organizzativo, ma garantisce libertà di crescita e personalizzazione (Shopify, Magento, Woocommerce, Custom Tailored).
  • Sito o spazio gestito da terzi: la gestione tecnica e operativa è affidata a un partner, mentre l’azienda mantiene il focus su catalogo, vendite e customer care. È una soluzione adatta a chi vuole ridurre la complessità interna (HippoPlace).
  • Marketplace: pubblicare i propri prodotti su piattaforme consolidate (Amazon, eBay, Alibaba, ecc.) consente di raggiungere subito un pubblico vasto, ma riduce i margini e rende più difficile affermare l’identità del brand.

Ogni modello ha impatti diretti su UX, integrazioni, logistica, marketing e comunicazione. Scegliere di sviluppare un sito proprietario o di affidarsi a un marketplace significa impostare percorsi progettuali molto diversi, sia in termini di effort che di risultati attesi.

 

Particolare di HIMS, il sistema Back-end di HippoPlace Particolare di HIMS, il sistema Back-end di HippoPlace

 

Integrazione con i sistemi aziendali

Per un’azienda, soprattutto nel B2B, l’integrazione è il vero nodo centrale. Non si tratta di “avere un sito che vende”, ma di mettere in comunicazione i sistemi:

  • ERP per la gestione di magazzino, fatturazione e listini.
  • CRM per la relazione con i clienti e la gestione delle opportunità.
  • sistemi logistici e di spedizione per automatizzare i processi.

Un eCommerce che non dialoga con gli altri software aziendali è destinato a generare inefficienze e duplicazioni di lavoro. Al contrario, un sistema integrato riduce errori, accelera i tempi e migliora l’esperienza del cliente.

 

L’esperienza utente: UX e UI

Spesso sottovalutata, la user experience è ciò che determina se un cliente tornerà o abbandonerà. Nel B2C la sfida è rendere tutto semplice e immediato. Nel B2B, invece, contano molto di più la funzionalità e la velocità operativa:

  • riordino rapido.
  • listini personalizzati.
  • cataloghi differenziati per tipologia di cliente.
  • condizioni di pagamento dedicate.

Il design non è solo estetica: è uno strumento che deve rendere fluido ogni passaggio, dal login al checkout.

 

Pagamenti e Sicurezza

Un altro punto critico è la gestione dei pagamenti e della sicurezza. Nel B2C la carta di credito è standard, nel B2B molto spesso prevalgono bonifici, dilazioni o linee di credito personalizzate. A questo si aggiunge la necessità di garantire sicurezza dei dati e conformità alle normative (GDPR, PCI-DSS, protezione SSL).

 

La logistica come fattore competitivo

Un eCommerce non è solo digitale: dietro c’è sempre un prodotto che deve essere consegnato. Integrare correttamente i sistemi di spedizione, monitorare il tracking in tempo reale, automatizzare i resi sono tutti elementi che impattano direttamente sulla percezione del cliente. Un ritardo o un disservizio logistico può compromettere più di qualsiasi investimento in marketing.

 

Checklist per la fase di progettazione

Per rendere operativa questa seconda fase, ecco alcune domande chiave:

  • La piattaforma scelta è scalabile e integrabile con i miei sistemi?
  • ERP e CRM sono connessi in tempo reale con l’eCommerce?
  • La user experience risponde alle esigenze specifiche del mio target (B2B o B2C)?
  • I metodi di pagamento riflettono le reali abitudini dei clienti?
  • La logistica è pronta a gestire volumi maggiori, resi e imprevisti?

 

Conclusioni

In questa seconda parte abbiamo visto come le decisioni strategiche si trasformano in scelte operative. Dalla piattaforma alle integrazioni, dall’UX alla logistica, ogni passaggio ha un impatto diretto sul successo del progetto. La terza parte della guida sarà dedicata al tema della crescita e dell’ottimizzazione: marketing, analytics e scalabilità.

 

Se vuoi capire quale modello di eCommerce e quale piattaforma sono davvero adatti alla tua azienda? Contattaci per una consulenza: analizzeremo insieme i tuoi processi e costruiremo la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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