Web configurator: sono davvero nuovi cataloghi?
Se ne sente spesso parlare ed in molti ambiti sembra quasi indispensabile; ma cos'è esattamente un web configurator, come funziona ed è davvero utile? Scopriamolo in questa piccola guida di orientamento.
Da dove si inizia? Come sempre dall'esigenza
Sempre più website oggi sono simili a delle web app, tanto che il confine in molti casi e decisamente labile. Le ragioni possono essere le più svariate ma alla base si tutto c'è un'esigenza oggettiva che obbliga i possessori di un sito web a ripensare interamente il proprio website in chia UX oriented. Il grado di interattività richiesta per offrire un servizio puntuale e performante è spesso molto alto. È dunque necessario sviluppare delle interfacce semplici e intuitive in grado di restituire in pochi passaggi le informazioni ricercate.
Mobile: il passaggio che ha accelerato tutto
L'acceleazione verso le web app e dunque verso i web configurator è arrivata principalmente dal settore mobile non c'è dubbio. Se pensiamo ai vari fattori che hanno inciso maggiormente su questa tendenza troviamo:
- Praticità
- Velocità
- Semplicità
- Spazio disponibile
Pensate di dover sfogliare dal vostro smarthphone un catalogo di migliaia di prodotti, oppure un sito internet con migliaia di informazioni suddivise in migliaia di categorie e sottocategorie, oppure ancora di poter ricercare in una base dati talmente grande che: se non avessimo a disposizione dei filtri o un motore di ricerca sarebbe impossibile trovare le informazioni che cerchiamo.
Ecco dunque i primi due parametri per capire se abbiamo bisogno di un web configurator: una database di qualsiasi tipo molto grande e la necessità di consultarlo da mobile.
Tempi di consultazione
Com'è noto i tempi di permanenza su di una pagina web sono davvero ridotti all'osso. Un internauta in media consulta almeno un centinaio di pagine al giorno che siano per lavoro o per diletto. Notizie, Social network, Shopping, PA, Affari etc. ogni giorno un utente dedica parte del proprio tempo alla ricerca di qualcosa di proprio interesse.
Quando approda sul nostro sito sta cercando qualcosa. Un sito ad esempio con 4 prodotti offrirà, dal punto di vista dei tempi di permanenza, risultati migliori in quanto la consultazione sarà semplice e l'utente avrà la percezione che la "spesa temporale" in qualche modo sarà accettabile.
Diverso è invece se abbiamo un catalogo con 800.000 referenze. Pensiamo ad esempio ad un sito di ricambi auto: a noi serve un filtro per il nostro modello ma a meno che non siamo sufficientemente skillati, la nostra ricerca dovrà scontrarsi con lunghi elenchi divisi per modelli ed anni. In questo caso l'utente tende ad abbandonare e a cercare altrove..
In questo caso un web configurator semplice, intuitivo ma soprattutto veloce farà la differenza
Ecco un altro parametro: la velocità di consultazione per arrivare in fretta al risultato.
Input visivi
Uno dei punti di forza di un configuratore è l'aspetto visivo. Cambio i cerchi, scelgo il colore della bici, inserisco questo tavolo nella stanza, indosso un paio di occhiali estivi con forma rettangolare.
Un classico del configuratore web è la possibilità di avere un raffronto visivo sulla base di un input più o meno guidato. Le tecnologie in questo senso ormai abbondano e ci permettono oggi di costruire esperienze incredibili che rendono ad esempio il processo di acquisto unico, inducendo l'utente ad acquistare in totale serenità. Sicuramente l'aspetto visivo è uno dei fattori chiave del successo di un configuratore web.
Ed ecco un parametro davvero fondamentale: il riscontro visivo sugli input degli utenti.
Complessità
Non sempre il numero elevato di informazioni è una discriminante, come non sempre la velocità del resto.
A volte esistono situazioni in cui i dati non sono moltissimi, ma la complessità di "costruzione dell'informazione", richiede un metodo esplorativo guidato in grado di mostrare informazioni differenti in base alle necessità delgi utenti.
Per fare un esempio pratico un configuratore per il settore illuminotecnico potrebbe riguardare:
- La tipologia di applicazione (Incasso, sospensione, plafone, parete etc.)
- Il tipo di sogente luminosa (LED, Alogena, neon etc.)
- La potenza (Watt)
- La temperatura colore (calda, fredda, naturale etc.)
- La classe energetica (A++, A+ etc.)
E altri parametri più o meno indispensabili.
In questo caso ogni volta che l'utente selezionerà un parametro verranno caricate informazioni differenziate in modo che i risultati si avvicinino sempre più alle necessità espresse dell'utente. Lungo il percorso poi potranno essere proposte varie opzioni e alternative in modo l'utente possa raggiungere i propri obiettivi di ricarci nel minor tempo possibile e ne lcaso confrontare una o più soluzioni.
Ed ecco un altro parametro: la complessità della soluzione proposta e le opzioni di personalizzazione disponibili.
Output o azione conclusiva
Se però dovessimo pensare alla sola complessità del nostro configuratore e fermarci al concetto di filtro, forse un configuratore web non avrebbe senso. I classici filtri di un sito web e-commerce, per intenderci, non possono essere considerati come un configuratore in quanto essi hanno il compito sì di permettere all'utente di trovare più agevolmente un prodotto, ma alla fine ciò che fanno sono delle interrogazioni più o meno semplici su di un database per paginare dei risultati più in linea con l'esigenza dell'utente. Troppo limitato per considerarlo un vero e proprio web configurator.
Un configuratore che si avvicina molto ad una web app deve avere uno scopo più alto. Pensiamo ad esempio a quando stiamo configurando la nostra nuova auto sul sito di un produttore. L'impegno e le decisioni che dobbiamo prendere lungo tutto il tragitto sono notevoli. Se scegliamo il motore Hybrid dobbiamo già optare per una soluzione advanced, se poi vogliamo i fari full-led dovemo includere anche i sensori di parchecchio frontali e la guida stradale assistita e via dicendo.
Lungo tutto il percorso che ci conduce alla nostra vettura ideale in termine di desiderato e prezzo facciamo continuamente cambi e simulazioni. Non è quindi detto che la prima proposta sia effettivamente quella buona, se poi in tutto il tempo speso non abbiamo nemmeno la possibilità di salvare la proposta o anche solo scaricare un PDF la frustrazione potrebbe essere alta.
È dunque necessario un output e azione conclusiva, che siano in linea con le aspettative dell'utente e che gli permettano di poter compiere il passo successivo. Un form autocompilato, una distinta d'ordine, un PDF con i dati di tutta la configurazione, un carrello di acquisto oppure un insieme di dati per la valutazione di un finanziamento, sono solo alcuni degli otput più comuni ma fondamentali per far si che il nostro configuratore abbia un vero scopo.
Altro parametro: l'output conclusivo per non disperdere le energie e dare all'utente una gratificazione tangibile.
Conclusioni
Se al vostro progetto serve o meno un configuratore web dipende da molti fattori. I punti descritti sopra sicuramente vi possono fornire una visione d'insieme per valutare se alla vostra idea serve o meno un configuratore. Altri fattori dei quali dovrete necessariamente tener conto sono: budget, tempi di sviluppo, aggiornabilità, competenze ma, principalmente domandatevi se davvero vi serve e quali sono i benefici oggettivi che potrà portare al vostro business.
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